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Antica Roma & Cronologia
6 March 2019
Non sempre, quando studiamo un'antica civiltà, ci preoccupiamo di capire o di scoprire le cose che per i nostri antenati erano all'ordine del giorno. Una di queste cose è costituita dal tempo, elemento essenziale della nostra cultura sin dall'alba dei tempi, in quanto era precisamente diviso e organizzato secondo criteri particolari. L'antica Roma non fa eccezione, e oggi vi spiego perché!
Il nostro modo di orientarci nel tempo, ovvero riportando le date in relazione alla figura di Cristo (a.C., avanti Cristo e d.C., dopo Cristo) è relativamente "giovane" se pensiamo che è stato parzialmente introdotto solo tra la fine del V e l'inizio del VI secolo d.C. da parte di un monaco nativo della Scizia di nome Dionigi Esiguo detto il Piccolo. Il suo sistema datava solo gli eventi accaduti dopo la nascita di Cristo; quelli precedenti venivano calcolati ancora a partire dalla presunta data della Creazione del Mondo. In Europa, questo modo di datare "dopo Cristo" si diffuse a partire dal X secolo. Invece, l'usanza di calcolare gli anni prima della nascita di Cristo venne invece introdotta solo nel corso del XVIII secolo!
• Come facevano allora gli antichi Romani a contare gli anni e a dire in che anno si trovavano?
Durante l'età repubblicana ogni anno era indicato con il nome dei due consoli in carica, che infatti vengono propriamente definiti "magistrati eponimi" ovvero che "danno il nome" all'anno.
Il famoso uso di contare gli anni a partire dalla fondazione di Roma (ab urbe condita) prese piede solo negli ambienti colti fra la fine del periodo repubblicano e la prima età imperiale.
In questo caso la data della nascita di Roma venne fissata al 754-753 a.C. dall'erudito Marco Terenzio Varrone in epoca cesariana. Questa data era stata ricavata sottraendo al 509 a.C. (primo anno della Repubblica) 35 anni per ognuno dei sette re di Roma del precedente periodo regio, così come vuole la tradizione.
Successivamente, in età imperiale, nella letteratura si continua a indicare l'anno con il nome dei magistrati eponimi, ma in ambito epigrafico emerse l'uso di annotare il numero progressivo dei rinnovi annuali dei poteri tribunizi di ciascun imperatore.
• Ma come era suddiviso il calendario dell'Antica Roma?
Il calendario romano repubblicano - che rimase in vigore fino alla riforma di Cesare del 46 a.C. - era basato su un anno di 355 giorni diviso in 12 mesi:
Il primo dell'anno era il 1 marzo!
Solo a partire dal 153 a.C. l'inizio dell'anno venne anticipato al 1 gennaio.
Per far quadrare l'anno civile con quello solare, gli antichi Romani ricorrevano all'uso di un artificio: ad anni alterni (negli anni pari a.C.) venivano aggiunti 22 o 23 giorni più o meno alla metà di febbraio, dopo le feste Terminalia (23 febbraio). Questi giorni aggiuntivi prendevano il nome di mese intercalare, e dopo di essi si facevano seguire gli ultimi 5 giorni di febbraio.
• E per quanto riguarda la suddivisione della settimana?
Nell'antica Roma la settimana era composta da 8 giorni contrassegnati ognuno da una lettera dell'alfabeto in ordine progressivo dalla A alla H. Il nono giorno della settimana era quello delle nundinae (da novem dies = nove giorni) ovvero quello del mercato, giorno fondamentale in cui tutte le persone affluivano nelle città per poter vendere i loro prodotti e comprarne di nuovi per poter così "tirare avanti" per i giorni successivi.
Il sistema delle nundinae è fondamentale poiché spesso, all'interno di leggi e decreti, viene stabilito come periodo utile il "trinundinum" ovvero il periodo che trascorre in tre nundinae. Un po' come i nostri 30/60 giorni di silenzio/assenso per quando dobbiamo fare qualche lavoro o simili.
Ovviamente ci sarebbe molto altro da dire a proposito di calendari, mesi, giorni e stagioni per quanto riguarda l'antica Roma! Spero però che questo assaggio sia stato di vostro gradimento e, come sempre, attendo i vostri pareri e commenti! 😊
Bibliografia: Geraci, G. & Marcone, A. - Storia Romana
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Potrei anche sciogliermi davanti a questo tipo di post, ammetto che sono il mio punto debole.
ReplyDeleteBravissima come sempre Diana, un grande abbraccio e lieta giornata!
Ti ringrazio cara! Dico subito che in futuro ci saranno altri post del genere! Quindi ti aspetto sempre molto volentieri!
DeleteUn abbraccio! ^_^
Oh benissimo! Li leggero con immenso piacere.
DeleteBuon fine settimana Diana!
Un post davvero interessante, da salvare e rileggere all'occorrenza. Grazie Diana e complimenti per la modalità di scrittura. Buona continuazione di giornata.
ReplyDeletesinforosa
Grazie a te cara! Sempre bei complimenti, grazie davvero! :)
DeleteBuona settimana, un abbraccio!
Mamma mia, che post cara Diana, mi sto incantando guardando il Colosseo.
ReplyDeleteCiao e buon pomeriggio con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Eh sì caro Tomaso, Roma è magica!
DeleteUn abbraccio, buona settimana! ^_^
Un bel post !! Interessante !! Qualche cosa già sapevo , qualche cosa no. Brava ! Saluti.
ReplyDeleteGrazie mille! Lieta di arricchire le nozioni già possedute! :)
DeleteBuon fine settimana, un abbraccio!
Bellissimo!! Letto frettolosamente, anche se la ricorsività, la calendarizzazione mi appassiona tantissimo. E' l'impegno dell'uomo che da sempre cerca di dominare la fluidità sfuggente della categoria tempo. Un abbraccio.
ReplyDeleteSono contenta che ti sia piaciuto questo post Graziana! Grazie per i complimenti. Hai ragione, l'uomo si può dire che dalla sua nascita cerca in ogni modo di governare la costante tempo.
DeleteBuon fine settimana, ricambio l'abbraccio!
Che post super interessante!!!Argomento affascinantissimo <3
ReplyDeleteTi ringrazio cara! Davvero gentilissima!
DeleteA prestissimo, un abbraccio! 💛
Molto interessante,un bellissimo post!
ReplyDeleteBuona giornata!
Grazie Giovanna, sono contenta che tu l'abbia trovato interessante!
DeleteGrazie per i complimenti!
Buon fine settimana, un abbraccio!
Ci vuole un po' di tempo a raccapezzarsi con queste tempistiche ma con la tecnologia a loro disposizione hanno ideato un bello schema, interessante! Nel libro "Una giornata nell'antica Roma" di Alberto Angela, racconta una tipica giornata ai tempi di Traiano, dal risveglio all'ora di dormire; ad un certo punto spiega come calcolavano l'ora per darsi gli appuntamenti, al momento non ricordo, tu sapresti rispolverarmi la memoria? Il libro te lo consiglio, ti cala molto nella parte :)
ReplyDeleteAll'inizio è vero, bisogna fare un attimo mente locale! Anche perché noi siamo così fortemente abituati a calcolare il tempo alla nostra maniera che è difficile scardinare questo schema mentale così fisso. A me è successo parlando con la mia amica iraniana, chiedendole che cosa facesse la domenica per riposarsi dalla settimana; mi ha risposto che il suo weekend cade in realtà nei nostri giovedì e venerdì, pertanto la nostra domenica è da loro un giorno lavorativo. Quindi ogni volta che la sento devo tenere a mente questi cambiamenti :)
DeletePer quanto riguarda ciò che hai letto, sai dirmi se era un qualcosa riguardante elementi naturali (orientamento solare) oppure se ti riferisci a un sistema più matematico ovvero mediante l'utilizzo di qualche strumento?
Non ho letto il libro e quindi mi devo un attimo orientare su ciò che puoi aver letto! In ogni caso grazie del consiglio, terrò volentieri a mente per future letture sul tema! :)
Ciao :)
DeleteSono andata a sfogliare il libro, ormai era una questione personale!
Di solito per calcolare le ore usavano le meridiane poste in piazza o sulle facciate degli edifici; esisteva anche qualcosa di simile ad un orologio da taschino che veniva utilizzato solo da persone ricche: "Sono dei quadranti minuscoli, di appena tre centimetri di diametro, chiamati solaria (...) Sono concavi e ricordano una piccola tazzina portauova: su un lato hanno un forellino dal quale passa la luce del sole che proietta un puntino luminoso su una serie di segni e linee interni alla concavità, indicando l'ora" (dal libro che ti ho citato precedentemente).
Esistevano inoltre "orologi ad acqua", somigliavano a clessidre dove l'acqua gocciolava dalla parte superiore a quella inferiore, a seconda di quale tacca raggiungeva capivano l'ora.
Un dettaglio che ci avrebbe confusi quanto i diversi giorni della settimana è che, ovviamente, in estate e in inverno la durata delle ore era diversa perché variano le ore "di luce" (infatti le ore solari estive sono di circa 75 minuti mentre quelle invernali ne durano circa 44).
Perdona la mia lunga pedanteria, ma l'argomento per me è davvero interessante :)
Ciao cara!
DeleteNon ti preoccupare, anzi! Grazie per essere tornata a scrivermi tutto questo!
Conoscevo questi sistemi, per quello ti chiedevo se stessi parlando di elementi naturali o di strumenti scientifici :) Alla fine del IV secolo a.C. infatti si divideva il tempo semplicemente in due parti: prima e dopo mezzogiorno; c'era un messo incaricato dai consoli in carica che doveva annunciare il passaggio del sole al meridiano alla popolazione. Più o meno dopo la guerra contro Pirro si iniziò a suddividere ulteriormente le parti della giornata, fino ad arrivare al 164 a.C. quando il censore Marcio Filippo fece installare il famoso primo horologium appositamente per i Romani.
Penso che sia ironico quanto prima il tempo fosse relativo e quanto invece ne siamo catturati oggi!
L'argomento che suscita il tuo interesse è relativo all'antichità in generale oppure proprio alle questioni relative al tempo e alla sua misurazione nel passato? :)
Mi incuriosisce scoprire come vivevano nell'antichità (quindi grazie per le info che hai aggiunto!), come pensavano, cosa usavano, come vestivano, in cosa credevano, come cambiano le cose nel tempo ect. Purtroppo la memoria non mi funziona bene per quanto riguarda le date e mi confondo spesso :P
DeleteHo capito! Ahahah non ti preoccupare, in alcuni periodi storici le date sono talmente relative che conviene ricordare direttamente il periodo o il secolo :)
DeleteComunque ricordo di una collana di volumi dedicata alla vita quotidiana nella storia, davvero bella e interessante. Purtroppo ora non ne ricordo l'editore, ma appena la ritrovo te lo faccio sicuramente sapere! :)
Ciao 👋 molto interessante questo post, ero impreparata sull'argomento ma grazie a te ho scoperto tante cose nuove!😊
ReplyDeleteGrazie cara, sono lieta che questo genere di post abbia catturato il tuo interesse! A presto allora, con nuove letture interessanti :)
DeleteHai scritto di Roma un bellissimo post dalla sua splendente antichità ne possiamo leggere tutta la sua storia , con autenticità di pensieri.
ReplyDeleteGrazie di questa meraviglia cara Diana .
Un abbraccio per una buona Domenica
Rosy
Carissima Rosy ti ringrazio!
DeleteSono contenta che l'articolo ti sia piaciuto :)
Un abbraccio e buon inizio di settimana!
Questa cosa dei nove giorni mi è proprio nuova. Davvero non l'avevo mai sentita; addirittura contrassegnati da A a H. Ma le lettere erano abbreviazioni o proprio lettere e basta, come fossero sezioni di una classe scolastica?
ReplyDeleteErano le prime otto lettere dell'alfabeto. I nomi dei giorni così come li conosciamo sono entrati in vigore praticamente all'inizio dell'età imperiale, divenendo preponderanti sulle nundinae dopo la riforma Giuliana. Poi si hanno testimonianze successive in cui emerge che sotto Costantino queste ultime erano cadute definitivamente in disuso.
DeletePenso che il modo di calcolare il tempo degli antichi sia davvero molto interessante! :)
Questo interessantissimo post capita a proposito! Proprio in questi giorni sto leggendo "Una giornata nell'antica Roma" e "Impero", due libri dove Alberto Angela descrive la vita quotidiana di persone qualunque nell'antica Roma e nel resto dell'Impero Romano nell'anno 115. Questa cosa delle nundinae però non viene detta! Da quel che capisco dal commento sopra il mio, probabilmente non le menziona perché ormai sostituite dalla settimana.
ReplyDeletePerò ho un dubbio: credevo che il suddividere lo scorrere del tempo in gruppi da sette giorni fosse una pratica di derivazione ebraico/cristiana derivata dalla Genesi, paradossalmente mi stupisce che già nella Roma pagana fosse presente questa suddivisione. Perché fu introdotta, a questo punto?
.......Forse perché, come direbbe Sio, sette è la misura massima di tutte le cose?
La settimana romana scandita dalle nundinae era di otto giorni, non sette! Si iniziava dalla A e si terminava con la H, per poi ricominciare. Riguardo la settimana non sbagli! Infatti la settimana di sette giorni è proprio come dici, infatti venne introdotta solo dopo la riforma giuliana! Conta che praticamente già quando regnava Costantino le nundinae erano cadute in disuso e, al loro posto, si era diffusa la settimana così come la conosciamo. Questo però dopo la riforma del calendario giuliano (che è quello che utilizziamo ancora oggi praticamente). Comunque Costantino, nel 321 d.C., istituì ufficialmente la settimana creando un compromesso fra mondo pagano e mondo cristiano: infatti i giorni della settimana sono 7 così come vuole la religione, ma portano i nomi delle divinità pagane così come voleva il culto degli dèi! :)
DeleteScusami, probabilmente avevo capito male il commento sopra il mio! ^^'
DeleteGrazie per la risposta completa ed esaustiva!! :D